Hillerstorps Specialmaskiner, 60 years

Anno 2019. Nove robot si muovono lungo una linea di automazione. Prendono e assemblano sette componenti. Realizzano uno dei supporti dei portapacchi per auto Thule. I robot impiegano cinque secondi per produrre un pezzo, ma per Hillerstorps Specialmaskiner (HSM) di Hillerstorp c’è voluto molto più tempo per creare questa soluzione di automazione. Vi presentiamo un emozionante viaggio nel tempo che inizia nel 1959.

Hillerstorps Specialmaskiner)

 

Hillerstorps Specialmaskiner, 60 anni 
Sigvard Larsson è uno scalpellino di quarta generazione. Le sue mani sono grandi e pesante ed è stato lavorando la pietra che ha iniziato il suo corso professiona le. Trasformava enormi blocchi di granito in bellissimi scalini e balaustre. Ma era inquieto durante l’inverno, quando per ovvii motivi climatici l’attività di scalpellino si arrestava. Iniziò allora a fare piccole riparazioni per contadini e industrie.

Con un gesto di creatività e iniziativa, doti tipiche degli abitanti delle regione di Smàland e in particolare della cittadina di Gnosjö, nel 1959 fondò HSM. In un primo momento, però, l'azienda si chiamava Hillerstorps Svetsverkstad.

L’inattività invernale suscitò la passione per la meccanica

"Sono sempre stato interessato al lavoro meccanico", racconta Sigvard, che oggi ha 86 anni. Ma a quei tempi era diverso. Negli anni 50 non c'era nulla di ciò che oggi diamo per scontato. Ad esempio, non era consentito collegare i motori alle rete elettrica a piacimento. Si poteva utilizzare solo un motore agricolo per fattoria e con un uso regolamentato. Queste erano le conseguenze delle difficoltà energetiche vissute durante la seconda guerra mondiale, una situazione che però costringeva ad aguzzare l’ingegno.

La novità della nuova ditta si diffuse rapidamente in paese

"Si sparse subito, in paese, la notizia che poteva fare saldature e riparazioni con le macchine che mi venivano messe a disposizione, per cui il lavoro aumentò rapidamente. Nel 1961 smisi completamente con la lavorazione del granito e mi dedicai a tempo pieno al mio nuovo lavoro. In poco tempo ho comprato la mia prima saldatrice e iniziato collaborazioni con le aziende della zona. Si trattava di semplici trapani, presse, macchine per piegatura di fili e tubi ma tutto, durante questo periodo, cioè la fine degli anni '60, imponeva di essere ingegnosi perché non c'erano macchine o componenti già pronti da acquistare, almeno non per i soldi che avevamo. C’erano solo macchinari standard che mi era stato ordinato di automatizzare e quindi trasformare in macchine speciali".

La fabbrica esce dalla culla

"L'intera famiglia Larsson era coinvolta nell’attività. Tutti in famiglia, mia moglie, i miei genitori e i miei figli, davano una mano e non è esagerato dire che i miei figli Bengt e Hokan sono cresciuti in officina. Tuttavia, solo hanno finito il liceo che sono stati assunti in azienda. Bengt ha fatto studi tecnici generali mentre Håkan si è concentrato più sulle attività di officina, che lo hanno portato a essere un costruttore di macchine utensili. Io ho potuto frequentare solo 6 anni di scuola, perciò i miei ragazzi ne sapevano più di me fin dall’inizio della loro attività in azienda” dice sorridendo Sigvard. 

HSM Celebrating 60 Years

 



"Non è vero", risponde Bengt, il figlio maggiore. Mio padre è sempre stato curio so e ingegnoso. Ciò a cui è riuscito a dar vita è più notevole di quello che poi è stato lo sviluppo successivo dell’azienda. Senza di lui, HSM non sarebbe l'azienda che è oggi". 

La fucina impiantata originariamente nella fattoria divenne presto troppo piccola per i volumi di lavoro, nonostante tutte le estensioni che furono fatte durante i trent'anni in cui ha ospitato l’azienda. Perciò, fu presa la decisione di costruire uno stabilimento nuovo. L’azienda fu la prima a stabilirsi nella nuova zona industriale di Nyhem, all'inizio del 1988, cambiando contemporaneamente il nome in Hillerstorps Specialmaskiner.

Concentrati sull'automazione nel passato come nel futuro

Tipico di HSM è l’insaziabile interesse per le nuove tecnologie. L'azienda può essere descritta semplicemente come un’organizzazione con un forte interesse per i nuovi sviluppi dell’ingegneria. È stata la prima a utilizzare in Svezia i motori lineari, che vengono utilizzati, fra l’altro, per le attrezzature delle presse eccentriche. Nei locali dell'azienda, sono state prodotte molte macchine speciali e tutte hanno in comune il fatto di essere state realizzate per risolvere un problema.

"In realtà, si tratta di costruire prototipi che devono funzionare subito e al 100%," spiega Sigvard. "In poche parole, si tratta di trasferire le vecchie esperienze su nuovi progetti”. 

"In passato – spiega Håkan – mio padre poteva spiegare le sue idee con uno disegnino su un tovagliolo di carta e io e Bengt capivamo cosa intendeva. Dopo che ci siamo trasferiti nei nuovi locali abbiamo avuto l'opportunità di assumere personale e a quel punto gli schizzi sui tovagliolini non bastavano più. Abbiamo dovuto creare disegni professionali per dare forma alle nostre idee e quindi abbiamo investito circa 250.000 corone nel primo programma CAD sul mercato, ai primi degli anni 90. Qualche anno dopo, abbiamo iniziato a concentrarci sui robot a 4 e 6 assi che sono una necessità quando costruiamo le macchine speciali d’oggi".

 

HSM entra a far parte dell’Axelent Engineering Group

Sigvard è andato ufficialmente in pensione all'età di 68 anni, nel 2001. Anche se ha cessato il lavoro quotidiano, non ha perso l'interesse per l'azienda ed è rimasto come un importante punto di riferimento fino a poco tempo fa. Oltre al ricambio generazionale in HSM, si sono verificati anche altri cambiamenti. Nel 2017, HSM è stata acquistata da Axelent Engineering ed è entrata a far parte dell’Axelent Engineering Group.

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