La prima motivazione, e la più importante, è di natura etica: ogni addetto ha diritto a un ambiente di lavoro sicuro. La seconda motivazione è di natura economica, in quanto gli infortuni sul lavoro comportano costi estremamente elevati in termini di assenze, risarcimenti dei danni e interruzioni di produzione. La terza e ultima motivazione è rappresentata dagli obblighi di legge, che un tempo erano legati ai regolamenti nazionali, ma oggi sono regolamentati da diverse direttive europee.
Axelent AB e Axelent Safety sono specializzate in questi campi e offrono soluzioni complete, dalla valutazione dei rischi alla consegna e al montaggio del riparo per la macchina. Axelent produce e distribuisce sistemi di protezione e divisori in rete per produttori di macchine, magazzini e cantieri edili. Axelent Safety offre soluzioni complete di sicurezza delle macchine, dalla progettazione alla certificazione, oltre a consulenze e formazione.
Uno degli obiettivi dell'Unione Europea è stato fin dall'inizio la creazione di un libero mercato interno in tutti i Paesi membri. In occasione di una riunione tenutasi a Milano nel 1985, il Consiglio dei Ministri dell'UE decise che il libero mercato interno (il mercato unico europeo) avrebbe avuto inizio il 1 gennaio 1993. Inoltre, definì le linee guida per conseguire questo obiettivo. Il mercato unico europeo sanciva la libera circolazione di merci, servizi, persone e capitale.
Le misure intraprese furono riassunte in un documento, il Libro bianco, in cui furono definite le tre barriere principali al commercio all'interno dell'Unione Europea che impedivano la nascita del mercato unico:
- Barriere di natura fisica (controlli doganali)
- Barriere di natura tecnica (regolamenti nazionali)
- Barriere di natura fiscale (imposte)
L'UE iniziò a occuparsi fin dall'inizio delle barriere di natura tecnica derivanti dalle normative nazionali, dagli accordi in materia di collaudo e certificazione e dai differenti regolamenti nazionali sotto forma di leggi e ordinanze, tramite la stesura di direttive comuni. Inizialmente, le direttive dell'UE erano molto dettagliate, e di conseguenza il lavoro di stesura risultava estremamente lento.
Infatti, come detto in precedenza, il metodo di armonizzazione tradizionale riguardava direttive contenenti una moltitudine di dettagli tecnici. Inoltre i risultati di questo lavoro erano piuttosto scarsi, in quanto i dettagli tecnici diventavano obsoleti in poco tempo mostrando un'immagine falsata degli sviluppi tecnici. Nel Libro bianco, il Consiglio dei Ministri dell'UE presentò un nuovo metodo, “Il Nuovo Approccio”, per razionalizzare l'attuazione delle direttive. Inizialmente, per armonizzare i requisiti di sicurezza fu applicato questo metodo.
Il Nuovo Approccio è basato su quattro principi:
- il contenuto delle direttive è limitato ai requisiti di sicurezza essenziali
- le specifiche tecniche necessarie sono presentate nelle norme
- l'applicazione delle norme è volontaria
- i prodotti realizzati secondo una norma armonizzata devono essere conformi ai requisiti di sicurezza essenziali previsti nella direttiva
Il Nuovo Approccio sancisce quindi la separazione tra gli aspetti tecnici e quelli legali. Gli obiettivi stabiliti nelle direttive (gli aspetti legali) sono interpretati nelle norme armonizzate. Quando viene emanata una nuova direttiva, gli stati membri sono obbligati a introdurla nella propria legislazione, nei tempi specificati nella direttiva in questione.
Nel dicembre 1989, il Consiglio dei Ministri dell'UE adottò “L'Approccio Globale”. L'Approccio Globale fornisce una visione generale in materia di collaudo, certificazione e ispezione, sia obbligatori che facoltativi, e costituisce un ulteriore sviluppo del “Nuovo Approccio”. Questa visione globale deve essere considerata alla luce di tentativi da parte dell'UE di ridurre il numero di regole obbligatorie e dettagliate, a favore di una maggiore libertà in materia.
Inizialmente, l'etichettatura obbligatoria (marchio CE) avviene tramite una "autodichiarazione" del produttore, che attesta la conformità del prodotto ai requisiti delle direttive e delle norme applicabili. In determinati casi, come ad es. in presenza di una cosiddetta “macchina pericolosa” ai sensi dell'allegato IV della Direttiva Macchine, il produttore è tenuto a rivolgersi a un Organismo notificato per un esame CE del tipo e ottenere la certificazione.
Attualmente, secondo il “Nuovo Approccio” sono state pubblicate 29 direttive, tra cui 21 che richiedono il marchio CE come le direttive Macchine, LVD, EMC, ATEX, PPE e quella in materia di giocattoli.
Per maggiori informazioni, vedere http://ec.europa.eu/enterprise/newapproach/index_en.htm
Sono stati introdotti diversi tipi di controlli sui vari mercati per individuare e potenzialmente vietare i prodotti non conformi alle norme di sicurezza. A seconda del tipo di prodotto, la responsabilità di questi controlli spetta a varie autorità. Ad esempio, in Italia è applicato il Testo unico sulla sicurezza sul lavoro.
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